
Il Mercato Centrale è un luogo che vive di voci, profumi e gesti.
Una piazza contemporanea dove il cibo non è solo consumo, ma cultura e incontro.
Quando sono entrata nel team Marketing e Comunicazione, mi sono trovata a lavorare in un ecosistema complesso e straordinariamente vivo, dove ogni giorno si intrecciano artigianato, territorio e persone.
Il mio compito era coordinare la comunicazione di due realtà profondamente diverse — Mercato Centrale Firenze e Ai Banchi di Mercato Centrale — con pubblici, obiettivi e strategie che richiedevano approcci distinti ma coerenti tra loro.
Un equilibrio delicato tra branding, storytelling e organizzazione operativa.
Il lavoro è partito dalla definizione di una comunicazione integrata a 360°, capace di unire attività digitali, PR, stampa e in-store.
Ho supervisionato agenzie creative e digital, gestendo briefing, sviluppo e monitoraggio dei progetti, garantendo coerenza narrativa e continuità visiva tra i diversi touchpoint.
Per la parte artigiani, ho contribuito alla definizione dell’offerta e al restyling delle botteghe — menu, vetrine, materiali informativi e storytelling visivo — accompagnando ogni apertura con attività di comunicazione online e campagne stampa dedicate.
Parallelamente, mi sono occupata della progettazione e del coordinamento degli eventi, costruendo un calendario annuale che univa intrattenimento, cultura e divulgazione.
Laboratori per bambini, talk, concerti e collaborazioni con enti locali: ogni iniziativa era pensata per valorizzare il legame tra territorio e comunità, trasformando il Mercato in un punto d’incontro esperienziale.
Sul fronte corporate, ho contribuito alla pianificazione del piano editoriale per social, newsletter e sito web, e alla gestione della campagna “Artigiani, veri per davvero”, nata per rafforzare la reputazione del brand e raccontare l’autenticità del lavoro manuale.
È stato un anno di crescita e sperimentazione, in cui ho imparato a gestire complessità, ritmi serrati e dinamiche di squadra.
Il Mercato Centrale mi ha insegnato che la comunicazione vive davvero solo quando rispetta le persone che la abitano: artigiani, clienti, collaboratori, visitatori.
Un’esperienza che ha segnato il mio percorso e che mi ha portata a scegliere la strada della libera professione, per continuare a costruire strategie dove empatia, metodo e visione convivono.
Al Mercato Centrale ho imparato che una strategia funziona solo se sa dialogare con la vita reale: tra una tazzina di caffè, un laboratorio e un sorriso.