
Il Concorso di Saggistica “L’economia diversamente spiegata” nasce per unire due mondi spesso distanti: quello della finanza e quello delle persone. L’obiettivo è ambizioso: raccontare l’economia con parole nuove, capaci di avvicinare anche chi non la studia, ma la vive ogni giorno.
Per raggiungere questo traguardo serviva più di un piano di comunicazione: serviva un’identità, una narrazione e un ecosistema di esperienze capaci di dare autorevolezza al concorso e voce ai suoi partecipanti.
Quando ho iniziato a collaborare con La Fabbrica delle Illusioni, il progetto era un concorso letterario promettente; oggi è diventato un laboratorio culturale nazionale, dove economia, psicologia, linguaggio e creatività dialogano per rendere la conoscenza accessibile, critica e viva.
Per emergere nel panorama culturale e accademico, il concorso doveva prima di tutto conquistare fiducia e riconoscimento.
Ho lavorato insieme al team per creare una rete di partnership e testimonial d’eccellenza: figure come Ilaria D’Amico, Nunzia De Girolamo, Beppe Ghisolfi, Maurizio Parton e Fabio Sparvoli, capaci di unire autorevolezza mediatica e profondità culturale.
In parallelo, abbiamo coinvolto docenti universitari come la Prof.ssa Camilla Mazzoli (Università Politecnica delle Marche) e il Prof. Fabio Piluso (Università della Calabria), rafforzando così il legame con il mondo accademico.
Come scrive uno dei giurati nel comunicato dell’edizione 2025:
L’economia è questione di mente, linguaggio e visione. I saggi che leggiamo ogni anno ci ricordano che spiegare è un atto politico, non solo didattico.
Questo approccio ha trasformato il concorso in un punto di incontro tra accademia, media e società civile, rendendolo un riferimento per studenti, professionisti e appassionati.
Per amplificare la partecipazione e migliorare l’esperienza utente, ho curato il restyling completo del sito web e la progettazione della landing page dedicata al concorso.
L’obiettivo era duplice: semplificare il percorso di iscrizione e rafforzare la percezione del brand attraverso un design coerente, accessibile e contemporaneo.
L’architettura dei contenuti è stata riorganizzata per guidare l’utente in modo intuitivo, mentre la SEO è stata ottimizzata per aumentare la visibilità organica.
Il risultato è stato un sito più chiaro, leggibile e coinvolgente, capace di tradurre la complessità del tema economico in un’esperienza digitale fluida.
Oggi, il sito della Fabbrica delle Illusioni non è solo un punto di accesso, ma uno spazio culturale digitale, in cui chi partecipa trova strumenti, ispirazione e senso di appartenenza.
La strategia social multi-piattaforma è diventata la spina dorsale del progetto: un racconto corale che unisce storytelling, divulgazione e community.
Ogni fase del concorso, dal lancio alla selezione dei finalisti, fino all’annuncio dei vincitori, è stata accompagnata da contenuti editoriali e video che raccontavano non solo i numeri, ma le persone dietro ai testi.
Durante l’edizione 2024/2025, la comunicazione è diventata ancora più matura e partecipata. Il concorso ha registrato 461 iscritti e 132 saggi consegnati, segnando un +40% rispetto all’anno precedente e un tasso di conversione record del 28,63%.
Da questa selezione sono emersi 27 finalisti e 10 vincitori, scelti per la loro capacità di unire rigore analitico e creatività narrativa.

Come racconta uno degli articoli pubblicati sul sito ufficiale:
Meno iscritti, più saggi. Quest’anno sono arrivate opere più consapevoli, frutto di un desiderio reale di mettersi in gioco.
E ancora:
I testi finalisti sono viaggi filosofici, dialoghi teatrali, partite a scacchi tra ragione ed emozione. L’economia torna umana.
Attraverso video, interviste e storytelling dei partecipanti, abbiamo reso la community parte del racconto, trasformando un concorso di saggistica in un’esperienza condivisa di cultura e pensiero critico.
Il percorso si è sempre concluso con la cerimonia di premiazione a Villa Sassi (Torino): oltre 130 partecipanti tra studenti, docenti, giurati e professionisti. Non una semplice chiusura, ma un momento di incontro e riflessione collettiva.
L’evento ha dato voce ai vincitori e spazio al dialogo, trasformando la premiazione in un laboratorio di idee dove i confini tra economia, comunicazione e società si sono dissolti in un’unica prospettiva: quella della consapevolezza.

L’edizione 2024/2025 ha segnato l’inizio di una nuova fase: il concorso diventerà un appuntamento fisso, arricchito da nuovi format di divulgazione, collaborazioni universitarie e produzioni editoriali.
L’obiettivo rimane invariato: rendere l’economia comprensibile, partecipata e umana.
Come recita il payoff che ormai accompagna ogni edizione:
L’economia è nelle mani di tutti.